Rebecca Staffelli


Rebecca Staffelli, l’inviata ‘social’ del Grande Fratello, dove raccoglie i commenti dei telespettatori, è stata ospite di Silvia Toffanin a Verissimo.

La figlia di Valerio Staffelli e Matilde Zarcone ha spiegato come i genitori hanno reagito alla sua nuova esperienza lavorativa:

I miei genitori sono felicissimi e orgogliosi, anche perché sanno i sacrifici che ho fatto per riuscire ad ottenere un grande posto. C’è stata una scalata di piccoli passi, mattoncino per mattoncino, per poi arrivare a grandi soddisfazioni come queste. Dopo la prima puntata papà era emozionatissimo perché oltretutto mi pare che c’era lui a Striscia la notizia e poi c’eravamo noi con il Grande Fratello. Quindi, insomma, la combo papà-figlia su Canale 5…Credo che per lui è stato un orgoglio importante. Mamma è la mia migliore amica, tutte le sere è in radio con me, commenta tutto quello che accade.

Rebecca ha continuato a parlare della sua famiglia, esprimendo tutto il suo rispetto nei confronti dei genitori:

Loro si sono risposati qualche anno fa, stanno insieme da trent’anni. Per me sono l’esempio di vita, in tutto. Come coppia e genitori. Non ci hanno ma fatto mancare niente ma ci hanno educato alla vita vera. Molte volte, sempre per i pregiudizi, quando si è figli d’arte si pensa “loro hanno tutto”. In realtà nella mia famiglia non è stato così. Ci hanno insegnato il sacrificio e il valore dei soldi. In tutto e per tutto sono stati presenti, giocosi ma anche educativi. Spero di poter essere nella vita un’unghia di quello che sono loro.

Siamo sempre stati una famiglia molto unita, ci siamo sempre definiti come “i fantastici quattro” e la nostra vita privata è sempre rimasta privata. Papà ha sempre fatto un lavoro che lo portava ad essere esposto però ha sempre cercato di mantenere il nucleo familiare a casa, anche per permettere poi ai figli di avere la libertà, che credo abbia un valore inestimabile. Poter scegliere se essere un personaggio pubblico oppure no.

Sui pregiudizi legati alla figura del padre – inviato di Striscia la notizia – la speaker radiofonica ha detto:

Il suo cognome ha suscitato critiche, è normale sentirle. Conosco il mio percorso e mi rendo conto che il pregiudizio sia difficile da allontanare, è umano. Viene d’istinto a tutti pensare che se hai un cognome famoso “sei lì perché è lì”. Io sono consapevole anche del fatto che non posso piacere a tutti, ma prima di giudicare una persona bisogna conoscerla. Sono apertissima anche alle critiche costruttive.

Poi, ha parlato della sua relazione con Alessandro Basile, con il quale è legata da sei anni:

Sono sei anni che stiamo insieme, mi ha fatto la proposta. E’ il mio compagno di vita, il mio manager, è un dono speciale nella mia vita. Mi accompagna in ogni situazione, anche nei più difficili. La proposta è stata stupenda, intima. Eravamo io e lui a casa, da soli. Non mi ero accorta di nulla, poi lui è andato a togliere lo stendino e cominciava ad essere strano. Ha preso un calzino e mi ha bendato. Poi ha fatto finta di leggere una lettera e già iniziavo a piangere senza capire dove volesse andare a parare. Mi ha tolto il calzino e mi ha chiesto di sposarlo e io ho detto di sì. Poi è arrivata la pandemia…Già l’attesa del matrimonio è difficile, doverlo rimandare è impegnativo mentalmente. Abbiamo deciso che quando ci andrà, in un mese organizziamo tutto.

Inoltre, Rebecca ha chiarito di non poter parlare della vicenda che la vede coinvolta nel processo ai danni del trapper Simone Rizzutto, in arte Mr Rizzus, che lei ha denunciato per averle dedicato una canzone sessista e violenta.

Quella è una parentesi della mia vita molto triste e pesante. In questo momento sto affrontando il processo e non posso parlarne. Magari quando si concluderà mi farà piacere tornare e parlarne. Alessandro mi è stato vicino anche in quel momento.

Infine, la Staffelli ha auspicato di poter “avere quei momenti di felicità ma soprattutto la serenità di poter vivere bene, in salute, fare il lavoro che mi piace e costruire una famiglia, e unire la mia famiglia a quella che avrò“.

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